Turista morto per legionella, la Asl: «Profilassi regolare, non ci sono altri casi»

GIULIANOVA – La profilassi adottata immediatamente dalle strutture preposte dalla Asl di Teramo ha permesso di escludere la presenza di altre persone contagiate dalla legionella nella struttura residenziale della costa teramana dove si trovava in vacanza il pediatra 79enne spoletino Gianfranco Costantini. Il medico è morto all’ospedale di Giulianova a un mese dal ricovero nel reparto di rianimazione e i test effettuati su moglie e sorella avrebbero dato esito negativo per legionella. Il direttore sanitario dell’azienda ospedaliera teramana, Maria Mattucci, tranquillizza la popolazione e gli ospiti delle strutture alberghiere della costa teramana, ricordando che la macchina di prevenzione della Asl è scattata tempestivamente alla diagnosi di legionella fatta dai medici del Santissima Annunziata di Giulianova al momento del ricovero del paziente in rianimazione. Il medico umbro era giunto al nosocomio giuliese dopo alcuni giorni di sofferenza per una sintomatologia simile all’influenza, ma in condizioni molti critiche, perchè l’apparato respiratorio era già compromesso dall’attacco del batterio che si annida, soprattutto d’estate e in climi umidi, negli impianti di ricircolo delle acque, serbatoi, vasche stagnanti o nei sistemi di condizionamento, di umidificazione o di trattamento dell’aria. La verifica fatta tempestivamente attraverso la ricerca dell’antigene nelle urine, secondo le nuove linee guida ministeriali, ha confermato la diagnosi e fatto scattare il piano di prevenzione nella strutture ricettiva costiera dove i turisti alloggiavano. Sono stati fatti prelievi delle acque da parte dei tecnici dell’Arta, i cui risultati non sono ancora noti. La notizia ha diffuso molta apprensione sia tra i titolari delle strutture alberghiere, stracolmi di ospitiin questo mese di luglio, sia di chi sta trascorrendo le vacanza al mare in queste zone. La legionella torna d’attualità proprio in questi giorni in cui si parla dell’obbligo di certificazione degli impianti di condizionamento superiori ai 12 kilowatt: è particolarmente caldeggiato il consiglio di rivolgersi ai manuntentori di questo tipo di impianti, anche se esenti da certificazione, affinchè facciano gli interventi di prevenzione di una eventuale presenza del batterio, la cui recrudescenza è proprio nei periodi estivo e autunnale.